Sono un consulente aziendale, un coach e un consulente filosofico. Mi occupo di persone e organizzazioni. Qui scrivo di come cambiare le une e le altre. In particolare, ma non solo, con le pratiche filosofiche. Perchè, come dice Wittgenstein, "compito della filosofia è mostrare alla mosca come uscire dalla bottiglia". E... giusto per essere chiari: qui le mosche siamo noi. Per chi desidera scrivermi c'è l'e-mail paolo.cervari@gmail.com, mentre per saperne di più su ciò che faccio c'è www.cervari-consulting.com.

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sabato 22 dicembre 2012

Non possediamo la verità

"La novità nella nostra attuale posizione filosofica è una convinzione che finora non fu propria di nessuna epoca: che cioè non possediamo la verità. Tutti gli uomini del passato "avevano la verità": persino gli scettici."

Friedrich Nietzsche 
Frammenti postumi, primavera 1880  

giovedì 20 dicembre 2012

Bellezza


"La bellezza è un momento essenziale dello spirito. Senza la bellezza, senza l'esperienza della bellezza. Un uomo non sarebbe completo."

Adriano Olivetti 
Intervista alla RAI 1959

La vita felice

"Se la vostra vita di tutti i giorni vi sembra povera, non accusatela. Accusate voi stesso, che non siete abbastanza poeta da saperne estrarre le ricchezze"

Rainer Maria Rilke
lettera a F.X. Kapus 17 02 1903

Doing What Works: Forward in Solution-Focused Change: Best posts of 2012

Doing What Works: Forward in Solution-Focused Change: Best posts of 2012: This year, I have written slightly fewer posts than usual (partly due to the fact that I started this blog which required some time and a...

sabato 15 dicembre 2012

Se è falso allora è vero

Socrate: "Platone mentirà nella frase che segue".
Platone: "Socrate ha detto il vero nella frase precedente". 

Pensateci sopra e fatevi venire il mal di testa. Lo ha inventato il tipo famoso per l'asino che muore perché non sa decidersi se mangiare la balla di fieno di destra o quella di sinistra: Giovanni Buridano, vissuto nel XIV° secolo, che con quella storiella dell'asino voleva dimostrare la differenza tra animali e uomini, ma che con questa nuova versione dell'antico paradosso del mentitore ("Io mento") in realtà ci rende tutti alla stregua di asini, obbligati a rimbalzare per sempre da una frase all'altra, perché se una di esse è vera, allora è falsa, e se è falsa è vera. L'interesse per la storia della logica sta nel fatto che estrae il paradosso del mentitore dall'ambito dell'autorefenzialismo (non è più lo stesso soggetto parlante a riferirsi a se stesso). L'interesse per noi qui è che cose del genere pare stiano alla base di qualunque sistema simbolico complesso, comprese ovviamente le organizzazioni sociali.