Sono un consulente aziendale, un coach e un consulente filosofico. Mi occupo di persone e organizzazioni. Qui scrivo di come cambiare le une e le altre. In particolare, ma non solo, con le pratiche filosofiche. Perchè, come dice Wittgenstein, "compito della filosofia è mostrare alla mosca come uscire dalla bottiglia". E... giusto per essere chiari: qui le mosche siamo noi. Per chi desidera scrivermi c'è l'e-mail paolo.cervari@gmail.com, mentre per saperne di più su ciò che faccio c'è www.cervari-consulting.com.

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martedì 8 settembre 2009

Sempre con altri

Persone e organizzazioni: perchè insieme? Perchè sono la stessa cosa. O meglio le une non vanno senza le altre. Sorpreso, caro lettore? Come, dirai, una persona è una persona, che c'entra con un azienda o un'associazione? E se invece sei un "organizzativo" (un uomo o una donna d'azienda per esempio) potresti pensare che in primo luogo c'è l'ente azienda, il suo scopo (di solito fare profitti, non è vero?) e che le persone sono solo dei mezzi, come i capitali o le macchine: delle "risorse umane"... appunto. Non è proprio così. Gli esseri umani hanno sempre vissuto in gruppi organizzati, anche quando, centomila anni fa, andavano in giro a cercare frutti polposi in bande di quindici individui. Non esiste Robinson Crusoe, come diceva Marx, criticando l'individualismo liberista. Che è la stessa ideologia, peraltro, che sta alla base di molto pensiero organizzativo, quello basato sull'idea che i lavoratori (o le persone?) non hanno voglia di lavorare. E difatti l'altra notizia è questa: può anche darsi che vi siano, o vi siano state, organizzazioni che "annullano" la componente personale, ovvero la libertà, degli esseri umani (non dico individui perchè mi pare una nozione fumosa). Certi eserciti, per esempio. Ma una cosa è certa: oggi questo tipo di organizzazione non avrebbe molto succcesso. Per un fatto semplicissimo: chi ci vorrebbe stare?